Biografia
Il Rinascimento: un modo di vivere e di stare al mondo.
Biografia
L’ARTE ITALIANA DI WALTER AMIRANTE
By Roberta Pandolfi (Sulpalco.it)
L’universo dell’arte nella visione di Walter Amirante
Walter Amirante  è un giovane artista abruzzese di stanza a Bruxelles. Compositore, pittore, scultore, architetto, poeta, filosofo, ha già al suo attivo opere pittoriche di notevole interesse, la pubblicazione di un poema, la partecipazione con un brano originale al disco “No More Words”, edito dalla radio emittente internazionale “Sanathana Vani” (presentato in India nel 2017), e la direzione dello “Stabat Mater” di Pergolesi, presso la Chiesa di San Francesco ad Agnone, in occasione degli eventi organizzati dalla Diocesi del Trivento nel 2019. Ha inoltre organizzato eventi culturali (mostre, concerti, conferenze) sia in Italia che in Belgio.
Nato ad Ortona (Ch) nel 1989, conterraneo del compositore Francesco Paolo Tosti, Amirante, contemporaneamente agli studi filosofici, si è formato in Toscana presso la bottega di  Franco Pagliarulo (disegno), e presso la “Naples Art Studio” di Napoli con  Michelangelo Della Morte (pittura), approfondendo, come da tradizione, i suoi studi attraverso numerosi e regolari viaggi nei musei d’Europa, e analizzando dal vero l’opera dei maestri antichi, e soprattutto l’opera di Jusepe de Ribera. Se guardiamo ai suoi lavori, il “Ritratto del poeta Lucrezio” e l’Ecce homo”, ciò che emerge è la potenza espressiva della pennellata; la fosca, pittoresca traccia del colore; la sensualità vissuta come tema mistico. Nelle pupille del poeta latino lo sguardo si volge lontano, la fronte è intensa e la bocca lievemente dischiusa. Mentre l’Ecce homo manifesta l’attenzione dell’Amirante verso il tema della condizione femminile e la lotta contro il patriarcato. Ne «â€¯Il poema di Maria Maddalena » emerge altresì un personaggio potente, che si autodetermina : «â€¯Per il mondo sono un prodigio/ Per la betulla soffice neve che ammanta./ Appartengo ai tempi leggendari/ Dovrei avere una schiera di servi/ Qualcuno dovrebbe ascoltare/ Il mio canto sui giardini. », e l’idea che sia lei a salvare il Cristo attraverso il proprio sangue: «â€¯Aspettai la consacrazione/ Nel mio grembo/ Un flusso vitale/ Che contamina. »
Come musicista Walter Amirante ama suonare e improvvisare in senso costruttivo, ricercando il valore espressivo delle armonie. Polistrumentista, ha studiato chitarra classica col M°â€¯Antonio Riolo, e in modo particolare l’opera di Johann Sebastian Bach. Suona il pianoforte, ha studiato autonomamente l’organo, l’armonia e il contrappunto, dedicandosi principalmente alla composizione e all’improvvisazione. Fermamente convinto, anche per la musica, dell’importanza di formare la propria conoscenza sull’operato dei grandi compositori (uno su tutti Giacomo Puccini), lavora attivamente all’analisi dei capolavori del passato, sia strumentali che orchestrali. Attualmente sta portando avanti diversi progetti, come i Carmina febriculosa, scritti in latino, un Pantheon per i Diritti umani (architettura), un monumento alla Vittoria (scultura), nonché i 24 Preludi italiani per pianoforte e la registrazione di dieci volumi sull’improvvisazione.
Amirante mira ad essere un artista nel senso rinascimentale del termine ma che richiama anche, per la sua personalità e la dimestichezza in più arti, il grande Gian Lorenzo Bernini. «â€¯Il Rinascimento » dichiara Amirante «â€¯non è solo un momento storico-culturale, ma un modo di vivere e di stare al mondo. E vale anche per il Barocco . Per quanto mi riguarda, ho una formazione rinascimentale, ma un ideale barocco. E sono assolutamente convinto che, per produrre il nuovo, bisogna che si affondino le radici nel vecchio. Non v’è eresia senza la conoscenza della tradizione». Italiano, ma dalla mentalità mitteleuropea, capace di vivere e sostentarsi attraverso l’arte, nella propria multiforme personalità Walter Amirante fa confluire gli elementi poetici e pittorici nell’espressione musicale, e viceversa. Un artista e un libero pensatore, molto legato agli aspetti della comunicazione e sempre aperto a nuove sfide culturali e collaborazioni. Da seguire con attenzione.